Hanno inventato e brevettato una tecnologia unica, innovativa, che, come afferma Andrea Arienti della 3DNexTech, favorisce “il passaggio dal concetto di produzione di massa a quello di personalizzazione di massa”

Di cosa si tratta?
È un hardware tecnologico. Un prodotto che si inserisce nel settore manifatturiero e rende i prototipi realizzati con la stampa 3D da prodotto grezzo a prodotto finito. Esegue un trattamento successivo alla produzione dell’oggetto, rendendolo più resistente, impermeabile, tutto in maniera automatica.
Invece del modello della giga fabbrica ad alto impatto ambientale, proponiamo un concetto di produzione basata su piccole celle produttive. La nostra impresa si inserisce nelle logiche dell’industria 4.0, perché il nostro è un prodotto tecnologico e interconnesso.

Perché avete scelto di candidarvi Primavera d’Impresa?
Perché è una bella occasione per il territorio, che valorizza le proposte innovative. Per noi è molto importante il legame con la nostra comunità, rafforzarne il rapporto. Sulla città di Livorno abbiamo investito e ci crediamo.

Da quest’anno Primavera d’Impresa punta anche su temi di approfondimento specifico che produrranno eventi tematici durante tutto l’anno. Quali sono di vostro interesse?
Credo sia importante affrontare l’educazione all’imprenditorialità. In Italia spesso l’imprenditore e l’impresa vengono visti con un’accezione negativa. Questo purtroppo castra molte attività, distrugge la creatività e fa piombare le persone nella ricerca sfrenata del lavoro, quando invece il lavoro si potrebbe creare e costruire. Siamo molto indietro su questo in Italia.
Un altro tema che ho molto a cuore è la cultura. Mi piacerebbe fosse promossa una sua definizione più ampia: non vederla solo come qualcosa di cui fruire, ma come un vero e proprio motore dell’economia.