Corsi di formazione e bandi per un totale di 300 milioni di euro per le aziende che vogliono innovare. E’ quello che la Regione Toscana ha messo sul tavolo per dare la spinta alle piccole e medie imprese toscane. Ne parliamo con l’assessore regionale alle Attività produttive,  Stefano Ciuoffo.

Essere piccoli è un vantaggio o può essere un problema nel quadro economico attuale?
In Italia il 98% delle imprese sono piccole o piccolissime e sono la spina dorsale del nostro tessuto produttivo. E ha funzionato benissimo per decenni anche grazie alla concentrazione geografica,  come i distretti. Il salto in avanti che serve è il cambiamento di mentalità rispetto alle novità che possono modificare il proprio modo di lavorare. Le innovazioni saranno la chiave per superare la crisi.  La concorrenza globale che gioca sul basso costo della manodopera è un fattore contro cui non si può competere, resta quindi la possibilità di cambiare la qualità del prodotto e sviluppare processi produttivi innovativi.

Si parla molto di innovazione come fase necessaria per crescere, ma cosa significa sviluppare questo aspetto di una impresa? Cosa possono fare le istituzioni per incentivare l’innovazione?
L’innovazione per le imprese non è più un’opzione ormai, ma una necessità se si vuole rimanere sul mercato. Le innovazioni nei processi produttivi e nei prodotti stessi faranno la differenza per competitività. Le istituzioni dunque, come la Regione, possono offrire analisi e strumenti per accompagnare l’imprenditore, il piccolo artigiano e anche il dirigente d’azienda nella transizione che porterà un aumento delle proprie competenze e delle modifiche nel modo di lavorare. Quindi abbiamo messo in campo corsi di formazione e 300 milioni di euro circa in bandi per permettere alle aziende di comprare il macchinario o modificare la propria linea produttiva. Abbiamo orientato tutti nostri bandi privilegiando il supporto alle imprese che vogliono seguire l’innovazione.

Una rete di imprenditori può favorire lo sviluppo del mercato? Quali potrebbero essere le coordinate per fare squadra?
Le imprese in un mondo sempre più globale devono guardare oltre i confini finora conosciuti, le rete di imprese possono aiutare chi è meno propenso a questo.

Qual è la spinta fornita al territorio da iniziative come Primavera d’Impresa e quali scenari economici possono aprirsi nel medio periodo?
Iniziative come queste hanno senz’altro il merito di far alzare lo sguardo verso la direzione in cui sta andando il sistema.