OkHome, l’app che rende virtuale anche la reception degli alberghi

Hanno brevettato un modo per gestire le strutture ricettive da remoto, senza contatti tra proprietario e ospite. Di fatto, seguendo prima di altri le regole del  distanziamento sociale. OkHome è una start up fiorentina nata nel 2018 che si sta aprendo a nuovi target: se prima il riferimento era principalmente il mondo degli affitti brevi e dell’home sharing, oggi anche diverse  strutture alberghiere sono interessate al loro software. Tramite il sistema, infatti, si garantisce l’ingresso in autonomia da parte dell’ospite nel periodo di soggiorno e lo svolgimento di tutte le pratiche burocratiche legate al check in, dall’identificazione all’incasso della tassa di soggiorno.  Una reception virtuale, che offre tutte le spiegazioni e i consigli di viaggio, i luoghi da visitare o i ristoranti.

Giovanni Beretta Anguissola, che conseguenze ha avuto la pandemia  sul vostro business?

Il turismo è uno de settori più colpiti e che pagherà per più tempo le conseguenze della pandemia. Solo fra due anni, secondo le ultime stime, il settore tornerà ai livelli del 2019. Si è ridotto il target principale, quello dell’extralberghiero, poiché alcuni operatori al momento sono fermi, o si stanno dirigendo verso affitti a lungo termine. Si è però aperto un nuovo canale: l’alberghiero. Ci hanno già contattato una decina di alberghi, di dimensioni medio grandi, fino a 99 stanze, che vorrebbero utilizzare la nostra tecnologia per offrire al cliente una vacanza in totale sicurezza 

Una buona opportunità.. 

Le esigenze sono cambiate. Se prima della pandemia, il contatto umano era considerato un valore oggi per cause di forza maggiore dobbiamo minimizzarlo e la nostra tecnologia si adatta facilmente ad ogni struttura. Il cliente di un albergo per accedervi dovrà utilizzare solo il suo smartphone e nient’altro.  Siamo una startup, quindi per definizione molto elastici, e non abbiamo avuto problemi a soddisfare le esigenze di un nuovo tipo di clientela. Teniamo presente che oggi il self checking è uno dei principali criteri nella ricerca della sistemazione ideale per le vacanze e il nostro software garantisce un vantaggio competitivo a chi lo adotta

Avete cambiato qualcosa per adattarvi meglio a questa nuova fase?

Abbiamo modificato la procedura di installazione: se prima utilizzavamo la nostra rete di tecnici, ora lasciamo che questo passaggio sia gestito dal cliente con persone di loro fiducia. Noi ovviamente forniamo indicazioni e supporto. Questa opzione resterà valida anche dopo la fine dell’emergenza

E a livello di organizzazione del lavoro?

Nasciamo già in smart working, di fatto non è cambiato molto per noi

Le vostre prospettive per il futuro?

Veniamo da un marzo con un fatturato che si è azzerato. ad aprile un po’ meglio. Il nostro target primario si è inevitabilmente ridotto, ora ne abbiamo uno nuovo da sviluppare. Sta prendendo piede una nuova forma di accoglienza, che elude la presenza e garantisce allo stesso tempo qualità ed efficienza. Noi lavoriamo per questo: garantire il self check-in efficiente e completo, ma replicando in un ambiente digitale la specifica propensione all’ospitalità tramite una reception virtuale completamente personalizzabile