Innovare per resistere al tempo e alla concorrenza, per creare lavoro. E’ così che Mati1909 è diventata oggi una grande azienda che opera nel settore vivaistico, famosa a livello internazionale. Ne parliamo con Francesco Mati.

Come  l’innovazione e la creatività hanno contribuito a costruire questo successo?
Un’azienda come la nostra nasce e si sviluppa sul concetto di innovazione. La nostra storia è lunga 111 anni e ognuna delle 5 generazioni ha adottato strategie di sviluppo rivolte al futuro. Il mio bisnonno ha trasformato l’azienda, poi è stata introdotta la vendita per corrispondenza. Mio padre negli anni ’80 ha allargato il mercato, io e i miei fratelli abbiamo attuato cambiamenti importanti. Ora c’è mio figlio che ha portato l’innovazione del suo tempo, le sue competenze in architettura trasposte in questo settore. L’innovazione è di certo il nostro motore.

La formazione del personale, sia interno che esterno, è una delle vostre attività?
E’ fondamentale per garantire qualità. Abbiamo riscontrato la difficoltà di reperire figure adeguatamente preparate perché l’ordinamento scolastico non segue il passo dell’avanzamento tecnologico. Noi colmiamo questo gap ed è per noi un investimento in termini occupazionali. Diamo l’opportunità a molti di crescere. Non vendiamo solo un servizio, è un valore aggiunto.

Quali sono le condizioni per creare un ambiente favorevole alla creazione d’impresa?
Oggi credo non sia difficile far impresa, ma farla guadagnare. E’ fondamentale leggere bene i bisogni del mercato, saper sterzare verso le nuove esigenze e saper cogliere velocemente le opportunità

Un consiglio alle start up di Primavera d’Impresa?
Studiare il mercato, i rischi del proprio progetto, l’impatto e le conseguenze. E saper proporre l’idea nel momento giusto.

Iniziative come Primavera d’Impresa, che incentivano sinergie e reti,  in che modo possono aiutare le imprese a svilupparsi?
Oggi, nell’era dei social, soffriamo di una eccessiva esposizione alle informazioni. Sembra un paradosso. Eventi come questo aiutano ad uscire dal virtuale, per farsi conoscere e dar fiducia a chi ha un’idea vincente.