Volevano dare una loro risposta al lockdown che teneva tutto il quartiere chiuso in casa, una risposta anche all’e-commerce, un aiuto a progettare il tempo libero in modo diverso. Così i soci e i dipendenti della libreria Marabuk di Firenze dopo Pasqua si sono messi a distribuire gratuitamente i libri acquistati dai propri clienti. 

“E’ stata un’iniziativa spontanea, ci siamo messi a disposizione per consegnare porta a porta i volumi e la notizia si è diffusa in maniera ugualmente spontanea tramite il passaparola e i social”, racconta Vincenzo Noce, socio della libreria aperta 5 anni fa da una cooperativa, Materiali Resistenti, creata da ex librai della Edison. 

La risposta della gente non si è fatta attendere e l’iniziativa ha riscosso un discreto successo tanto che nel periodo di lockdown la libreria ha registrato un 50% in più di vendite rispetto all’anno precedente. 

“Volevamo renderci utili, dare un senso a questo periodo e il modo in cui sappiamo farlo è attraverso i libri e i consigli di lettura. Abbiamo guadagnato nuovi clienti anche al di fuori del nostro quartiere”, conferma Noce. 

Quando poi il Governo ha permesso alle librerie di riaprire, Marabuk ha adottato inizialmente misure di sicurezza molto stringenti: i libri erano venduti tramite il cancellino dell’ingresso, come se la libreria fosse una farmacia notturna. Nelle settimane successive Marabuk è diventata un luogo dove le persone venivano a passare volentieri il loro tempo, tra mascherine, guanti e sanificazioni, mentre le grandi librerie del centro restavano chiuse. 

Un po’ una rivincita per la piccola libreria di quartiere che fonda la sua forza nel rapporto personale con il cliente, nello scambio di informazioni e consigli sulle letture.

“Sicuramente questo periodo è stato utile a darci una buona iniezione di fiducia nel futuro di questa attività”, dicono i soci. 

In mancanza di presentazioni ed eventi, la libreria si è organizzata aderendo a iniziative nazionali originali come quella degli autori Matteo Bussola e Enrico Galiano che potevano essere contattati per avere dediche personalizzate sui loro libri, dediche che arrivavano in libreria in etichette manoscritte a autoadesive