Anche quest’anno, la Provincia di Livorno ha offerto il proprio patrocinio a Primavera d’Impresa. La presidente, Marida Bessi ci racconta come piccola imprenditoria, territorio e istituzioni possono collaborare insieme per sviluppare innovazione.

Presidente, che importanza hanno le iniziative come Primavera d’impresa per il territorio?
Primavera d’Impresa valorizza le MPMI della Toscana e l’importanza che rivestono nel tessuto economico dei territori. Crediamo che tutte le iniziative che mettono in collegamento le realtà produttive con le istituzioni e i territori siano fondamentali. L’approfondimento dei temi legati allo sviluppo e alle trasformazioni che investono l’economia generale e le sue ricadute locali aiuta la comprensione dei processi di innovazione e delle azioni necessarie a favorire la tenuta e lo sviluppo delle nostre imprese.

Micro, piccole e medie imprese: che ruolo hanno nell’economia della vostra provincia? 
In un’economia sempre più globalizzata e interconnessa, la presenza diffusa delle MPMI è un valore aggiunto che deve essere incentivato, sostenendo la propensione all’aggregazione e alla capacità di sviluppare innovazione nelle filiere produttive di settori come il turismo, la blu e la green economy ma non solo.

L’innovazione è uno strumento di sviluppo non solo di un’impresa, ma anche di un intero territorio, che posto ha nella vostra agenda e che strumenti istituzionali utilizzate per incentivare l’innovazione?
Rispetto al passato, dopo la profonda riforma che ne ha ridisegnato le competenze, l’Ente Provincia può essere un attore fondamentale nel favorire percorsi di raccordo tra istituzioni, e soggetti economici. L’Amministrazione Provinciale di Livorno, per esempio, ha avviato da tempo un’azione innovativa finalizzata a favorire una progettualità di sistema capace di intercettare risorse statali ed europee da investire nello sviluppo armonico dei territori.

C’è qualche progetto concreto da raccontare?
Uno dei progetti principali è quello legato allo sviluppo del Servizio Associato Politiche Europee (SAPE), attraverso il quale la Provincia mette a disposizione la propria esperienza e competenza nella progettazione europea per la captazione di finanziamenti, coordinando le attività dei soggetti aderenti: Comuni, associazioni di categoria, società di servizi che operano sul territorio.
L’approccio progettuale del servizio SAPE tiene conto delle diverse esigenze delle singole amministrazioni relativamente al raggiungimento dei loro obiettivi generali e specifici (personalizzazione), dell’individuazione di interventi settoriali di interesse per gruppi di enti e soggetti economici (tematicità) e di una progettazione integrata che abbraccia più settori o temi su scala territoriale.
Una modalità di lavoro che si cala nelle varie realtà locali e mira ad attivare le sinergie tra tutti gli stakeholder, allo scopo di definire un programma territoriale integrato di attività, in linea con le direttrici di sviluppo di Area Vasta, sulle quali concentrare le azioni comuni per l’accesso ai bandi europei, ministeriali e regionali.

Innovazione fa rima anche con formazione. In questo settore prevedete interventi specifici?
Come Provincia stiamo portando avanti un percorso relativo alla formazione scolastica dei nostri ragazzi. In questo senso abbiamo attivato importanti iniziative per l’orientamento scolastico verso le scuole superiori, finalizzate a fornire agli studenti una più ampia conoscenza delle opportunità didattiche offerte dai differenti percorsi di studio, liceali, tecnici e professionali. Il nostro obiettivo è quello di aiutarli a scegliere con maggiore consapevolezza rispetto alle esigenze formative richieste dal mercato del lavoro e dalle sue dinamiche, che richiedono sempre più il possesso di un bagaglio di competenze aperto all’innovazione e alla formazione continua.