La strada per l’innovazione è green, non c’è alternativa. Ne è certa Alessandra Bailo Modesti della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, che ha patrocinato Primavera d’Impresa. “La leva del successo è nella qualità ambientale. Da 11 anni abbiamo istituito il Premio per lo sviluppo sostenibile, con l’adesione del Presidente della Repubblica, che ha premiato in questi anni oltre 300 imprese italiane. Il nostro obiettivo è promuovere e far conoscere le buone pratiche e le tecnologie di successo della green economy italiana”

Cosa deve fare oggi un’impresa per innovare?
Non c’è innovazione per l’impresa se non è green. Per potersi innovare e sviluppare oggi le imprese hanno necessità di ridurre le emissioni di gas serra derivanti dai propri processi produttivi, di ridurre e rendere più efficiente l’uso delle risorse, di impiegare le migliori tecnologie ambientali oggi disponibili. Sono sempre di più le PMI, anche in Italia, che fanno della green economy la chiave del proprio sviluppo sia in termini di prodotti specificamente pensati per raggiungere obiettivi ambientali che in termini di efficientamento dei processi produttivi. La green economy e l’eco-innovazione, infatti, non solo sono applicabili alle PMI ma possono costituire un elemento di forte valore aggiunto e un fattore di competitività anche nel contesto internazionale.

Come si concretizza tutto questo?
Ad esempio l’economia circolare e l’uso efficiente delle risorse – uno dei pilastri della green economy – non solo forniscono un contributo strategico al raggiungimento degli obiettivi climatici, ma consentono alle imprese anche notevoli risparmi economici e una forte leva di eco-innovazione. La green economy, inoltre, da parte di diversi studi, dimostra di avere forti potenziali occupazionali e di traino degli investimenti pubblici e privati.