Wanderlust Bed and Breakfast è l’impresa di Federico Fossi, nata nel 2018. Durante l’emergenza ha saputo reinventarsi, trasformando le difficoltà in opportunità, ponendo le basi per una nuova offerta turistica che valorizzi il territorio.

Federico Fossi, la pandemia ha bloccato l’economia, in particolare il settore del turismo. Come ha gestito questa fase di emergenza?

Wanderlust è stato completamente fermo. La ricettività è stata pari a zero, proprio in uno dei momenti migliori dell’anno. Io sono anche il city manager per la provincia di Pisa di Clean BnB, una società di Milano quotata in Borsa che opera in tutta Italia che è riuscita su Pisa a far lavorare qualche appartamento, rielaborando i listini e facendo offerte speciali per i medici. Durante il lockdown non sapevo più cosa fare, allora ho iniziato a pedalare intorno al quartiere, trovando poi l’ispirazione: con la mia cargo bike mi sono messo a fare consegne. Così e mi è venuta l’idea di far nascere una cooperativa di trasporto con biciclette a Pisa, aprendo un canale con la CycloLogica di Firenze. La ciclomobilità è sicuramente una buona opportunità “green” sia per il settore trasporti che per il settore turismo: grazie al ciclo turismo poter aprire un canale con Firenze sarà determinante, anche in vista alle ciclo-piste tra Pisa e Firenze e Pisa e il Nostro Litorale.

Che previsioni ha per il futuro del settore?

Adesso ci aspettiamo tutto il turismo di prossimità, i tour in giornata o i soggiorni di una notte di chi pianifica un giro, magari anche muovendosi in bicicletta, alla scoperta della Toscana. Stanno riprenotando anche gli stranieri.  I settori che ripartiranno per primi saranno il turismo nelle ville con le piscine, e tutte le strutture ricettive che consentiranno di stare all’aria aperta. Il turismo in città ripartirà più lentamente, e per avere i numeri di un tempo bisognerà aspettare uno o due anni. Qualche turista che si ferma per la notte incomincia ad affacciarsi, ma la ripresa è molto lenta.

Su cosa punterà per la ripartenza?

Ripartire dall’idea delle bicicletta, un mezzo di trasporto che sta acquistando un ruolo prevalente, grazie anche ai fondi del governo. Fin dal lockdown abbiamo parlato dell’importanza della ciclomobilità, dovuta anche al legame che c’è tra virus e quantità di polveri sottili. È un tipo di mobilità che sta vivendo un periodo d’oro da cavalcare e gestire, sia a livello di turismo ma anche di vivibilità della città.

Inoltre, quello che stiamo cercando di fare come appartamenti e BnB a Pisa è riunirci, fare squadra e aiutarci. Durante l’emergenza è nato il gruppo Futuro HoReCa Pisa, che unisce tutti i vari esercenti. Adesso stiamo cercando di creare un sottogruppo, una rete con tutte le unità ricettive, per organizzarci al meglio nell’accogliere i clienti. Il nostro è sempre stato un mondo dove ognuno aveva il suo a    partamento e non riuscivamo a fare squadra e quello che stiamo facendo ora è un segnale importante, per iniziare a organizzare un’offerta turistica coordinata sulla città.

Quello che diventa determinante non è solo “dare un letto alle persone”, ma fornire dei servizi coordinati, per far conoscere meglio un territorio come quello di Pisa che ha tutte le capacità attrattive, che vanno ben oltre la visita di un solo giorno: il nostro territorio ha da offrire tanto e deve essere valorizzato e conosciuto con il contributo di tutti gli operatori.

È un obiettivo che mi sta molto a cuore. Ho partecipato a Primavera d’Impresa con un progetto di crowdfunding per raccogliere soldi per riparare il mio furgone per portare i turisti nei posti nascosti del territorio pisano e della Toscana: luoghi poco conosciuti ma che hanno molto da dire, da cui ripartire.

Un aiuto ci arriva anche dalla Camera di Commercio di Pisa, che ha un ufficio dedicato al settore turistico, chiamato “Terre di Pisa”: in questo periodo ci sta mandando dei tutorial e dei webinar che ci sono utili.